Dintorni
Toscana
La storia della Toscana abbraccia un lunghissimo periodo di tempo, che spazia dalla preistoria ai giorni nostri, risultando fondamentale dal Medioevo in poi per la nascita della lingua italiana.
Le prime tracce certe della loro presenza umana risalgono al II millennio a.C., grazie al rinvenimento di resti di villaggi su palafitte risalenti all'età del bronzo e quella del ferro, venuti alla luce in varie zone della regione. Tra il X e l'VIII secolo a.C., l'età del ferro trova la sua massima espressione nella civiltà villanoviana.
Verso il IX secolo a.C. appaiono le prime testimonianze della presenza, in tutto il territorio dell'Italia Centrale, della popolazione etrusca. I Rasna o Rasenna, come secondo la maggior parte degli storici[12] si chiamavano tra loro, dominarono il territorio per molti secoli, ed è da essi, che l'attuale regione prese il nome di Etruria. Il culmine dello splendore della civiltà etrusca fu raggiunto attorno al VI secolo a.C., con possedimenti che andavano dalla zona settentrionale della Pianura Padana alla Campania: furono costruite strade, tra le quali si sono ben conservate le Vie Cave (tra Sovana, Pitigliano e Sorano), realizzarono un maestoso complesso sacro termale in località il Bagnone a Sasso Pisano, vennero bonificate alcune paludi ed edificate importanti città toscane, come Pisa (secondo la leggenda - ed è ancora da considerarsi tale - fondata dal popolo greco dei Pisani, e quindi città e porto greco, naturalizzato etrusco), Arezzo, Chiusi, Volterra, Populonia, Vetulonia e Roselle, oltre all'ultima importante scoperta, ancora anonima, sorta in prossimità di Prato. II livello di civiltà raggiunto da questo grande popolo è testimoniato dalle interessanti similitudini - inconsuete per il Mediterraneo del tempo- tra i diritti degli uomini e quelli delle donne e ponendo fondamentali basi per l'urbanistica romana.
Firenze
Firenze, sicuramente una delle più belle e interessanti città italiane ed europee, vanta un patrimonio di opere d’arte che tutto il mondo le invidia. Meta di un turismo internazionale incessante, va visitata e scoperta soprattutto in primavera ed autunno, stagioni durante le quali è possibile apprezzarne la mitezza del clima, i fantastici belvederi e le sue romantiche passeggiate. La città di Dante, Michelangelo e Raffaello, dei Medici e di Giotto, ad ogni angolo presenta bellezze architettoniche incantevoli, dal Duomo, a Santa Croce, da San Lorenzo a Santa Maria Novella e le sfarzose dimore delle famiglie che hanno dominato la città, da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, da Palazzo Strozzi a Palazzo Medici Riccardi. Le policromie di marmi, bianche, verdi e rosati, creano un’atmosfera davvero magica. Ma al di là degli itinerari più famosi, si rimane affascinati dalle vie, dai cortili e dai palazzi di una capitale dell’arte che ha saputo conservare magnificamente nel tempo i suoi tesori.
Siena
Gioiello del rinascimento italiano, Siena è senza dubbio una delle città più rappresentative della storia toscana. La sua famosa Piazza del Campo, le sue chiese, il Duomo ed i mille gioielli d’arte ne fanno un prezioso scrigno adagiato nella campagna più verde, che si schiuderà con i suoi vicoli ed i suoi palazzi sotto i vostri occhi. Siena, luogo internazionale di cultura, vanta un’Università di 750 anni ed ospita Istituzioni di prestigio quali l’Accademia Musicale Chigiana, l’Università per Stranieri, l’Accademia dei Fisiocritici e quella degli Intronati, sede di convegni e congressi. La città dove ogni pietra è rimasta immutata nei secoli, dove si respira un’atmosfera che non è possibile trovare altrove, perché il suo popolo ha conservato vive le tradizioni dei padri, come quelle legate alla Festa del Palio, rinnovandole ogni anno con immutata forza ed entusiasmo.
Pisa
La città di Pisa, conserva un notevole patrimonio artistico e culturale, legato al suo periodo rinascimentale, quando come repubblica marinare dominava il Tirreno. Numerose sono le opere architettoniche, tra cui la celebre torre pendente, lo stupendo Duomo e battistero, i lungarni. Molte sono le manifestazioni che si celebrano a Pisa, le maggior parte delle quali si festeggiano in giugno: il gioco del ponte, la luminara, le regate storiche. La Torre di Pisa è il campanile del Duomo. La costruzione iniziò nell'agosto del 1173 e proseguì (con due lunghe interruzioni) per circa duecento anni, con piena fedeltà al progetto originario, il cui autore non è noto con certezza. In passato molti credettero che la pendenza della Torre fosse parte intenzionale del progetto, ma ora sappiamo che non è così.
Lucca
Nata come insediamento ligure secondo alcuni storici, mentre altri ritengono che sia di origine etrusca, e sviluppatasi come città romana a partire dal 180 a.C., nel VI secolo Lucca diviene la capitale del ducato longobardo della Tuscia per poi svilupparsi nel XII secolo come Comune e poi Repubblica.
Colonia latina dal 180 a.C., Lucca contiene ancora intatte tante delle caratteristiche tipiche dei tempi lontani. L'anfiteatro, che conserva ancora la sua caratteristica forma di piazza ellittica chiusa; il foro, situato nell'attuale piazza S. Michele dominato dall'omonima chiesa romanica che evoca forti richiami al mondo classico in molti componenti architettonici. Ma la traccia romana più evidente è nelle vie del centro storico, che riflettono l'ortogonalità dell'insediamento romano impostato dal cardo e dal decumano, corrispondenti alle attuali via Fillungo-Cenami e via S. Paolino-Roma-Santa Croce. All'epoca romana risale anche la prima cinta muraria, che delimitava un'area quadrata nella quale, durante il corso dei secoli, si sono costituiti il centro del potere politico (attuale Palazzo Ducale) e il centro religioso. Nel 55 a.C. Lucca fu teatro di un incontro del primo triumvirato tra Caio Giulio Cesare Gneo Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso dove Cesare si vide prorogare per un ulteriore quinquennio il proconsolato nelle Gallie.
Certaldo
Distante da Firenze e da Siena circa 40 Km, Certaldo si affaccia su un territorio ricco di itinerari naturalistici e storici. La sua parte moderna, che accoglie gran parte delle attività commerciali e i servizi, si estende tra il fiume Elsa e il torrente Agliena ai piedi del colle dove si erge il nucleo originario, Certaldo Alto (o “Il Castello”). Feudo dei Conti Alberti e poi Vicariato di Firenze, l'antico centro conserva inalterato il suo aspetto medievale con il rosso del cotto negli edifici e nella pavimentazione. Di particolare interesse sono il Palazzo Pretorio, la Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo, che conservano affreschi e ceramiche del XV sec., e la Casa di Giovanni Boccaccio, celebre autore del “Decamerone”. Nel borgo medievale di Certaldo Alto si svolgono numerose manifestazioni culturali e artistiche, tra cui Mercantia, importante festival internazionale del teatro di strada. Certaldo è anche crocevia di percorsi di notevole interesse ambientale, inseriti nel programma escursionistico “Dolce Campagna, Antiche Mura”. Storia di un ortaggio rappresenta una città, ma che continua a dare il meglio di se in cucina. Tanto importante da finire nello stemma. È il destino della cipolla di Certaldo che deve la sua fama probabilmente a Conti Alberti che ricoprirono il ruolo di feudatari nella zona intorno all’anno 1100. Addirittura il Boccaccio, figlio illustre della Città nel VI libro del Decamerone, scrivendo di Certaldo ricorda come, si producono cipolle famose in tutta la Toscana. Inoltre il visitatore troverà botteghe artigiane, il ristorante tipico “Gambasinus” a Gambassi Terme e l’Hotel Villa Bianca con le sue camere romantiche di grande fascino dai quali si godono panorami di incomparabile bellezza sulla campagna toscana.
Volterra
La città, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, conserva un notevole centro storico di origine etrusca (di questa epoca rimane la Porta all'Arco, magnificamente conservata; la Porta Diana, che conserva i blocchi degli stipiti; gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; l'Acropoli, dove sono presenti due templi, vari edifici ed alcune cisterne; e numerosissimi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane ed edifici medievali come la Cattedrale, la Fortezza Medicea ed il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, il centro nevralgico dell'abitato.
In epoca etrusca era chiamata Velathri, in seguito adattato al latino Volaterrae. Alcuni studiosi, tuttavia, sostengono che il nome etrusco fosse in realtà Felathrash, proprio perché così sarebbe scritto su una moneta etrusca emessa da Volterra nel III secolo a.C. e custodita nel Museo Guarnacci.
Velàthri (il nome dell'attuale Volterra in etrusco e greco antico, Βελάθρη) faceva parte della confederazione etrusca, detta dodecapoli etrusca o lucumonie. Il re (e gran sacerdote) era detto luchmon (lucumone). Parte del territorio comunale fu l'epicentro del terremoto del 2 agosto 1853, che raggiunse la magnitudo 4.63 della Scala Richter ed il V-VI grado della Scala Mercalli.
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